Nella borgata di Montepiano, in mezzo ad un bosco, esiste una pietra piatta e lunga che si narra venisse usata dagli abitanti del villaggio per battere l'orzo. La pietra, così come la frazione, si trovava nella zona più soleggiata di tutta la valle e questo privilegio, unito alla bella pietra piatta, indispettiva i dirimpettai borghigiani di Montigli. Fu così che un bel giorno decisero di fare un patto niente poco di meno che con il diavolo chiedendogli di portare loro metà della grande pietra. Una notte, quindi, gli abitanti di Montepiani furono svegliati da assordanti rumori, andarono a svegliare Don Pianfetti e con lui, munito di aspersorio, si diressero verso il luogo da dove proveniva quel frastuono. Grande fu lo spavento quando videro il principe delle tenebre intento a tagliare a metà la pietra con un enorme scalpello. Don Pianfetti allora si armò di fede e coraggio, prese l'aspersorio e iniziò la benedizione del luogo invaso dal demonio. Fu così che il diavolo dovette fuggire lasciando dietro di sé una scia di fiamme e fumo, mentre sulla roccia ancora oggi sono ben visibili i segni del suo scalpello.

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